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L'attività dei compro oro, quella che oggi salta agli occhi con le sue vetrine sgargianti e quei bilancini di precisione, ha in realtà radici ben più profonde di quanto si possa immaginare. Già nei secoli andati, l'oro non era solo un simbolo di status, ma funzionava come una sorta di "bene liquido" a cui ricorrere quando le cose si mettevano male.Dai Monti di Pietà ai giorni nostriÈ stato più o meno nel '400 che la storia ha preso forma, quando i frati francescani - sempre con un occhio di riguardo verso i meno abbienti - hanno dato vita ai Monti di Pietà. Parliamo di istituzioni che, in buona sostanza, offrivano liquidità immediata in cambio di beni preziosi lasciati in garanzia. Un antenato diretto, insomma, degli attuali banchi dei pegni. Gioielli, manufatti in oro, oggetti di valore... veniva fatta una valutazione rapida e si procedeva con l'erogazione. Se il prestito veniva ripagato entro i termini prestabiliti, si rientrava in possesso del bene. In caso contrario, il bene dato in garanzia finiva all'asta.Un meccanismo lineare ma incredibilmente efficace, creato principalmente per dare una risposta concreta al problema dell'usura e supportare chi navigava in acque finanziarie turbolente.Oro: Valore EternoMa facciamo un passo indietro, perché la storia dell'oro inizia molto prima. Nell'antico Egitto era praticamente venerato, con una forte connessione alla sfera divina. Gli artigiani lo trasformavano in pezzi straordinari: dalle maschere funerarie ai gioielli regali. Durante l'era romana, ha acquisito anche una dimensione più pragmatica - basti pensare all'Aureo, moneta che circolava nei circuiti d'élite come strumento di scambio.Insomma, l'oro ha sempre avuto questa natura di bene rifugio, qualcosa che tende a conservare (quando non incrementare) il suo valore nel corso del tempo, anche nei periodi di forte instabilità economica.L'evoluzione dei compro oro "contemporanei"Al giorno d'oggi, i compro oro rappresentano un soggetto importante nel commercio italiano. Son diventati punti vendita sempre più strutturati e con un approccio orientato al mercato, focalizzati sulla valutazione e l'acquisizione di metalli preziosi. E non parliamo solo d'oro, ma anche d'argento, platino, orologi di lusso e gemme certificate.È un settore che ha vissuto una fase di crescita notevole durante i periodi di crisi economica: in quei frangenti, molte persone han cercato di monetizzare rapidamente gioielli che magari giacevano inutilizzati da tempo. L'oro, d'altra parte, rappresenta sempre una risorsa convertibile in contanti con una certa immediatezza.Il mercato attuale e le normativeOggi come oggi, il comparto opera all'interno di un quadro normativo abbastanza stringente, che tutela sia il cliente che l'operatore. Chi decide di entrare in questo settore è consapevole che ci sono parametri da rispettare, permessi da ottenere e strumenti di misurazione che devono essere a norma. La trasparenza è diventata fondamentale, anche perché il settore ha subito un miglioramento: non è più sufficiente "pesare e pagare", ma servono competenza, credibilità e una certa esperienza commerciale.
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